Uno sguardo alle principali evidenze emerse dal sesto Report italiano sul crowdinvesting realizzato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano.
Secondo il Report dell’Osservatorio Crowdinvesting del PoliMi, i finanziamenti erogati nell’ultimo anno nel crowdfunding vedono una crescita del 172% rispetto ai 12 mesi precedenti con un totale che supera i 500 milioni. Bene anche il settore del real estate in cui i progetti finanziati registrano un +75%. Alle porte l’implementazione del Regolamento (UE) 2020/1503 relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding.
Crowdfunding in crescita costante con ottimi risultati dell’immobiliare
Il sesto Report italiano sul crowdinvesting realizzato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano ha analizzato gli ultimi 12 mesi fino alla data del 30 giugno. Dall’analisi risulta che nell’ultimo anno l’intera industria del crowdinvesting ha fatto registrare un forte crescita: i portali autorizzati Consob hanno generato un flusso di € 127,6 milioni da collocamenti di equity cui si aggiungono € 22,3 milioni da collocamenti di minibond. Il segmento lending ha contribuito con € 43,2 milioni prestati a persone fisiche e € 310,6 milioni a imprese. In totale, dunque i finanziamenti erogati nell’ultimo anno vedono una crescita del 172% rispetto ai 12 mesi precedenti, per un totale di € 503,7 milioni.
Quanto all’industria del real estate crowdfunding, si conferma negli ultimi 12 mesi il trend positivo di crescita già registrato nel report dello scorso anno:
- le piattaforme attive dedicate sono 18 (4 nel segmento equity, 14 nel settore lending) a fronte delle 11 di un anno fa,
- i progetti finanziati hanno registrato un +75% rispetto al periodo precedente con una raccolta complessiva di € 85,2 milioni. Di questi, € 34,3 milioni derivano dalle piattaforme attive nel settore del real estate equity crowdfunding, i restanti € 50,9 milioni derivano dai portali lending specializzati nel settore immobiliare.
Una crescita importante soprattutto se si considera la breve vita del settore. Il real estate crowdfunding nasce infatti meno di 10 anni fa, nel 2012, negli Stati Uniti e si diffonde progressivamente anche in Europa, pur se con un divario importante: a fine 2018 negli USA erano stati raccolti $ 13,6 miliardi, contro i 3 miliardi € dell’Europa. Parallelamente alla sua diffusione in Europa, anche la normativa relativa al settore si è ampliata.
Equity crowdfunding: il quadro normativo in Italia
Il report dell’Osservatorio del Politecnico di Milano si sofferma anche sul quadro normativo riguardante l’equity crowdfunding, che subirà a breve l’ennesimo intervento modificativo. La normativa italiana del settore è infatti stata oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni. Ecco le più rilevanti:
- nel 2012 il d.l. 179/2012 ha previsto la possibilità per le startup innovative di raccogliere capitale di rischio su portali autorizzati dalla Consob, derogando alla disciplina sulle offerte pubbliche;
- il d.l. 3/2015 ha esteso la disciplina alle PMI innovative e ai veicoli che investono prevalentemente in startup e PMI innovative ed ha introdotto l’opzione di dematerializzazione delle quote del capitale di startup e PMI innovative;
- la l. 232/2016 ha esteso la disciplina a tutte le PMI secondo la definizione UE;
- la l. 145/2018 ha introdotto la possibilità per le piattaforme di equity crowdfunding autorizzate da Consob di collocare minibond a investitori professionali in una sezione dedicata;
- il d.l. 34/2020 ha innalzato, con limiti e condizioni specifiche, al 50% le aliquote per le detrazioni fiscali per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup e PMI innovative.
L’aggiornamento atteso nei prossimi mesi consiste in una implementazione del Regolamento (UE) 2020/1503 relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding (European Crowdfunding Service Providers, ECSP). Si tratta di un’importante novità che introdurrà, a partire da novembre 2021, nuovi adempimenti per il settore. Scopo delle modifiche è quello di rendere più uniforme le norme fra portali equity e lending e favorire l’operatività cross-border.
Concrete Investing seguirà tutte le novità che andranno a incidere e modificare il quadro normativo del settore. Siamo convinti che un aggiornamento costante sia indispensabile per offrire ai nostri investitori un servizio sempre professionale e affidabile. Per conoscere più nel dettaglio i progetti promossi attraverso il nostro portale di equity crowdfunding immobiliare è sufficiente registrarsi con la propria mail.