Le aziende PropTech italiane sono sempre più numerose, operano in diversi settori e si distinguono spesso per professionalità e innovazione.
L’Italian Proptech Network nasce con lo scopo di diffondere consapevolezza sul sistema PropTech e sulla sua costante evoluzione. Nato nel 2020, ad oggi conta già quasi 50 aderenti tra Aziende affermate, start up innovative, istituzioni e esperti. Anche la nostra piattaforma, da sempre attenta alle novità del settore, fa parte del network.
Le PropTech in Italia: uno sguardo d’insieme
Vista la finalità dell’Italian Proptech Network di diventare un punto di riferimento nazionale per il PropTech italiano e di favorire le sinergie tra diverse realtà di business, l’adesione è consentita a tutte le realtà del settore: dalle aziende già affermate alle start up innovative, includendo anche istituzioni ed esperti. Soggetti molto diversi tra loro che, grazie anche a questa diversità, contribuiscono ad ampliare il dialogo sul PropTech. A prescindere dalle loro differenze strutturali, i membri del network possono raggrupparsi in base al settore in cui operano in quattro grandi macrocategorie: il Professional Service, il Real Estate FinTech, lo Smart Real Estate e la Sharing Economy. Vediamo di che si tratta.
- Professional Service. Rientrano in questo settore le realtà che cercano soluzioni tecnologiche che possano prendere il posto delle figure tecniche dei diversi settori. Lo scopo è offrire servizi automatizzati in ogni ambito del real estate, dalla gestione di proprietà e registri catastali alla consulenza, dal marketing alle indagini territoriali.
- Real Estate FinTech. Questo settore include tutto ciò che riguarda le transazioni nel real estate: dalla compravendita vera e propria alla raccolta delle informazioni necessarie per le transazioni commerciali. Ma non solo. Sono aziende del Real Estate FinTech anche quelle che curano investimenti immobiliari tramite crowdfunding o la gestione dei portafogli e la conversione di immobili residenziali tramite mercati secondari.
- Smart Real Estate. Lo Smart Real Estate si occupa di rendere più intelligente – smart, appunto – la funzionalità e la gestione degli immobili grazie al ricorso a specifiche piattaforme e strumenti high-tech.
- Sharing Economy. Infine, la categoria della Sharing Economy si focalizza sulla fase di utilizzo degli immobili. Lo scopo è quello di promuovere e favorire il cosiddetto “consumo collaborativo”, attraverso, ad esempio, la condivisione di residenze o dello spazio di lavoro.
Esempi di business innovativi nel settore immobiliare
Tra le tante aziende aderenti all’Italian Proptech Network, alcune spiccano per la forte capacità innovativa e per gli ottimi risultati ottenuti in ambito immobiliare.
Nel settore dello Smart Real Estate ad esempio Radoff, è una start up innovativa che si è posta l’obiettivo di eliminare gli effetti nocivi legati alla presenza di gas Radon nell’ambiente. Per farlo ha unito competenze e professionalità differenti (geologia, chimica, informatica, elettronica, ingegneria) che hanno dato vita a dispositivi capaci di migliorare la qualità dell’ambiente interno degli edifici.
Sempre nello Smart Real Estate, altro esempio di azienda particolarmente innovativa è Realistico che offre agli operatori del settore immobiliare la possibilità di creare, in totale autonomia, visite virtuali di alta qualità per qualsiasi tipologia di immobile.
Nel mondo del Real Estate Fintech merita una menzione Casavo, un instant buyer che compra gli immobili dei propri clienti dopo un sopralluogo, li ristruttura e li rimette sul mercato. La compravendita è rapidissima (non più di 30 giorni) grazie all’analisi del mercato effettuata tramite big data analytics.
CleanBnB invece è una Proptech riconducibile alla categoria della Sharing Economy. L’azienda fornisce servizi di gestione degli immobili in affitto breve: dalla ricerca degli ospiti a cui affittare l’immobile all’accoglienza, dal checkin/checkout alle ispezioni e pulizie finali. Una soluzione pratica e semplice che incentiva il ricorso agli affitti brevi anche da parte di proprietari di immobili con scarsa dimestichezza con il mondo della sharing economy.
Le aziende innovative italiane nel mondo del Real estate continuano dunque a proliferare, con ottimi risultati, come conferma anche l’Italian Proptech Monitor 2020, secondo il quale le aziende PropTech, in Italia, sono circa il 41% in più rispetto al 2019. Concrete Investing segue con attenzione lo sviluppo di realtà innovative nel mondo del real estate e sostiene con piacere iniziative come quella del Politecnico di Milano. Per scoprire di più sulla nostra piattaforma di equity crowdfunding immobiliare o ricevere tutti gli aggiornamenti sui nostri progetti è sufficiente registrarsi sul portale con la propria mail.