A pochi giorni dall’apertura, il progetto ha raccolto ordini per quasi € 2.5 milioni, di cui più di € 2.2 milioni già confermati. Ecco le condizioni e le tutele per gli investitori.
Investitori professionali presenti
In linea con quanto riportato nel Regolamento di Consob, più del 5% dell’obiettivo massimo di raccolta di Colonne di San Lorenzo, Milano è derivante da Investitori Professionali. Questo elemento garantisce il successo della campagna fino all’intero ammontare della raccolta di € 2,5 milioni.
Approfondimenti su tutele e condizioni d’offerta
In questi giorni abbiamo ricevuto numerose richieste di approfondimento e, al fine di rendere ancora più chiara l’Offerta, di seguito analizziamo gli aspetti più trattati:
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- Cos’è il diritto di co-vendita?
Il diritto co-vendita, conosciuto anche con tag along, disciplina l’ipotesi del trasferimento delle partecipazioni, normalmente, del socio di maggioranza di una società ad un terzo acquirente.
Tale diritto prevede che, al verificarsi del presupposto consistente nella vendita delle partecipazioni, sia attribuito agli altri soci di minoranza il diritto di “co–vendere” al medesimo acquirente ed alle medesime condizioni anche le loro partecipazioni sociali.
Di conseguenza, in capo al socio di maggioranza sorge l’obbligo di procurare un’offerta di acquisto, alle medesime condizioni, in favore del socio di minoranza che potrà decidere di alienare le sue partecipazioni. - Cos’è la liquidazione preferenziale?
La liquidazione preferenziale, conosciuta anche come liquidation preference, così come normata nello Statuto, indica un diritto ad una particolare categoria di quotisti – nel caso di Colonne di San Lorenzo, Milano i titolari di quote AA – di ricevere, in caso di qualsiasi evento di liquidità (tipicamente in queste operazioni la distribuzione degli utili e del patrimonio di liquidazione), in via prioritaria, ovvero prima del socio di maggioranza, un importo predeterminato.
Nel caso dell’Offerta Colonne di San Lorenzo Milano, la ripartizione preferenziale (indicata all’interno dell’Art. 30 dello Statuto dell’Offerente), anche detta waterfall prevede che, prima della distribuzione pro-quota in base alla partecipazione degli investitori, a questi ultimi venga distribuito:- Il capitale versato a titolo di sovrapprezzo (€ 1.906.600 nel caso di raccolta massima);
- Un importo pari al 4% annuale calcolato rispetto all’effettiva esposizione temporale di quanto per intero sottoscritto (€ 2.500.000 nel caso di raccolta massima).Questa ripartizione rappresenta una forte tutela agli investitori che godono di preferenzialità nella distribuzione rispetto ai soci di maggioranza e che, anche rispetto alle tempistiche, si vedranno il riconoscimento preferenziale di un ritorno definito su quanto sottoscritto, cioè il 4% annuale.
- Quando viene corrisposto il 4% annuale di quanto sottoscritto?
Rispetto a quanto descritto nel punto precedente, all’interno del Business Plan è riportato il caso per il quale il 4% annuale sia corrisposto soltanto in fase di liquidazione, previsionalmente fissata al 31/12/2022.
Nulla esclude che, nel caso vi siano le condizioni per distribuzioni precedenti a tale data, possano essere eventualmente corrisposti prima di tale termine. In questo caso il 4% verrà riparametrato rispetto al momento in cui verrà effettivamente erogato, come riportato nell’art. 30 dello Statuto. - Cosa succede se ci dovessero essere degli scostamenti rispetto all’utile e alle tempistiche indicate nel Business Plan?
È bene ricordare che non vi è alcuna garanzia circa gli effettivi ritorni indicati.
La sottoscrizione di equity, ovvero capitale di rischio, presuppone l’accettazione dei tipici rischi imprenditoriali di questo tipo di operazioni, come indicato anche nel Documento di Offerta.
Tuttavia, sia per l’incertezza legata agli eventuali effetti dovuti alla diffusione del Covid-19 sia per offrire uno strumento aggiuntivo agli investitori a fini valutativi, all’interno del Business Plan è stata inserita un’analisi di sensitività che mostra la variazione dei ritorni attesi agli investitori al variare sia dei ricavi (+/- 5 e 10%) sia delle tempistiche (+/- 6 e 3 mesi) rispetto ai valori indicati nel Business Plan. - Che tassazione viene applicata a questo tipo di investimento?
Il trattamento fiscale, su questo tipo di prodotti finanziari, è di tue tipi:- In caso di distribuzione degli utili, la restituzione del capitale sottoscritto a titolo di equity (capitale sociale e riserve sovrapprezzo) non è tassato; è invece tassato al 26% l’utile distribuito, anche rispetto alla ripartizione preferenziale (ipotesi indicata nel Business Plan);
- In caso di cessione delle quote, attualmente viene applicata un’imposta del 26% sull’eventuale plusvalenza.
- Cos’è il diritto di co-vendita?
Ricordiamo che le quote sottoscritte tramite Concrete Investing sono gestite da una società fiduciaria BeTrust, approvata e vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico,che si occupa direttamente della gestione fiscale operando quale sostituto di imposta, sollevando così gli investitori da qualsiasi adempimento in merito.